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I rifugiati dell’Infernetto

In questi giorni il nostro quartiere è stato protagonista suo malgrado, della scena mediatica, questa volta non per colpa degli allagamenti, ma in seguito alle vicende accadute nei giorni scorsi a Tor Sapienza.La nostra associazione ha seguito da vicini i fatti, non per schierarsi, ma semplicemente per essere informati e riportare gli avvenimenti.

Ma facciamo un passo indietro. Tutto è iniziato con l’inaugurazione a primavera del centro malati di Alzheimer Le betulle situato nel vecchio casale in fondo a via Salorno. Già da allora la nostra associazione aveva avuto il sospetto che ci fosse una situazione poco chiara, in virtù di quello striscione (che ultimamente è stato rimossso) che indicava “Villaggio della solidarietà”. Recentemente è stato poi confermato che all’interno del centro, che è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00 per i pazienti che vi svolgono varie forme di riabilitazione, uno degli stabili è stato adibito come centro di accoglienza per dei minori che hanno fatto richiesta di asilo politico.
A seguito di questa notizia c’è stata una forte protesta e indignazione sul web da parte dei residenti che non ne sapevano nulla e non erano stati avvisati, le istituzioni stesse hanno dichiarato di non esserne al corrente. Come sempre accade, le notizie sono molte e confuse: chi dice che siano 15, chi 18, chi che siano tutti minorenni, chi che vi siano anche delle famiglie. Fatto sta che questi ragazzi girano tranquillamente già da diversi mesi nelle strade del nostro quartiere senza creare apparentemente nessun problema. Tant’è che molte persone prima dei fatti della scorsa settimana non ne sapevano neanche l’esistenza.

La situazione è precipitata quando la scorsa settimana dopo la protesta di Tor Sapienza circa 25 dei minori ospitati nel centro di quel quartiere sono stati trasferiti qui all’Infernetto. In effetti avevamo visto del fermento in questi giorni: giovedì i ragazzi nel piazzale del casale erano parecchi, sicuramente non 18, e venerdì alcuni sono stati visti dirigersi verso la fermata dell’autobus con bagagli al seguito. Sabato è arrivata poi la notizia divulgata tramite tutte le associazioni e comitati di quartiere che alcuni di questi ragazzi nella mattina si erano picchiati ed era stata organizzata una protesta per la mattina seguente.Ricostruendo i fatti con altre fonti d’informazione ufficiale, pare che la rissa sia scoppiata tra “compagni” del centro di Tor Sapienza, proprio a causa della volontà di alcuni di tornare nel loro centro di appartenenza, 4 di questi ragazzi sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Grassi.

Poi nella mattinata di domenica si è svolta la protesta alla quale hanno partecipato molti residenti preoccupati che il nostro quartiere si possa trasformare in una nuova Tor Sapienza. La nostra associazione ha partecipato, anche se marginalmente, con alcuni rappresentanti, per capire meglio se esiste un pericolo reale e come realmente sono andati i fatti, anche perché il nostro consorzio confina proprio con il casale che ospita i ragazzi immigrati. Grazie alla nostra partecipazione ed allo scambio di informazioni con altre fonti, abbiamo scoperto che i ragazzi ospitati nel nostro centro frequentano regolarmente la scuola, sono seguiti e comunque sono qui di passaggio in attesa di essere trasferiti in case famiglia, essendo tutti (o quasi) minorenni.
Questo è quello che ha dichiarato anche il sindaco Marino che nel pomeriggio è venuto a visitare il centro e ad incontrare i cittadini, inoltre ha aggiunto che i ragazzi di Tor Sapienza sono qui di passaggio e che entro 20 giorni saranno trasferiti.

In conclusione per ora la situazione sembra sotto controllo e possiamo tornare ad occuparci dei veri grandi problemi del nostro quartiere come la sicurezza e gli allerta meteo. Riteniamo comunque che la presenza dei cittadini sia stata fondamentale perché ha mandato un chiaro messaggio alle istituzioni e cioé che siamo attenti a quello che accade intorno, mentre loro continuano con la loro indifferenza ad agire come se noi non ci fossimo: il centro è stato aperto all’insaputa di tutti, ma ora ne siamo consapevoli e coscienti.

Trovate altre informazioni su questo ed altri argomenti sulla nostra pagina Facebook

Questo l’intervento del nostro segretario all’interno del servizio di Messaggero TV

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Emergenza rifiuti a Roma e disservizi Ama: ecco cosa dicono le istituzioni

Come tutti ben sapete, perché oramai appare evidente, siamo nel pieno di una emergenza rifiuti, che riguarda tutta la capitale, nessun municipio è escluso. La situazione è disastrosa e abbiamo potuto toccarlo con mano, visto che come associazione abbiamo contattato diverse volte l’Ama per diversi interventi e la risposta è sempre la stessa: non ci sono mezzi, né fisici, né economici.

Riportiamo di seguito alcuni articoli in merito tratti dalla cronaca di Roma del Messaggero.

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