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24 giugno 2019: nuova riunione delle Commissioni di Città Metropolitana sul liceo Democrito e Infernetto

Cari soci vi inviamo la relazione sull’incontro delle Commisisoni 5ª e 7ª tenutosi il 24 giugno 2019 per aggiornamenti relativi ai lavori di ampliamento del Liceo Democrito e le ipotesi per una scuola all’Infernetto.
Buona lettura.

Relazione VdC Commissione Liceo 24.06.2019

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Aggiornamenti petizione area Vicariato

Cari soci, come tutti sapete il 22 ottobre 2018, è stata inviata al Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale ed al Protocollo del Municipio X, la petizione popolare per chiedere l’annullamento della delibera comunale con la quale è stata assegnata all’Opera Romana per la Preservazione della Fede, l’area tra Via Rodengo, Via Valdaora e Via Santa Cristina Valgardena, e l’assegnazione alla nostra associazione.
Per tenervi aggiornati sugli sviluppi vi alleghiamo la risposta ricevuta dal Sindaco il 18 marzo 2019, che però in sostanza non dichiara nulla di nuovo rispetto alle informazioni già in nostro possesso, se non che è stata sollecitata l’Opera Romana alla manutezione dell’area.
Ovviamente questa risposta, per quanto scontata, non ci ha soddisfatti e consigliati dall’avvocato che ci sta seguendo in questa procedura abbiamo provveduto ad inviare alle istituzioni coinvolte un’ulteriore comunicazione anch’essa in allegato, per chiedere “Di conoscere, ai sensi degli artt. 4-5-6 e 10 della Legge n. 241/1990, il Responsabile del Procedimento e di prendere visione degli atti, nonché di conoscere lo stato del procedimento istruttorio.

Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi

Il Direttivo

Risposta alla petizione dal Sindaco di Roma Capitale

Richiesta di accesso agli atti del procedimento

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Isola ecologica all’Infernetto

Cari soci il 13 marzo 2017 si è svolto un incontro al Municipio X con delegati delle principali associazioni e dei comitati di quartiere,
per esporre e raccogliere pareri sulla creazione di alcune isole ecologiche dislocate sul municipio, una delle quali all’Infernetto.
Vi riportiamo in allegato la sintesi dell’incontro e la risposta inviata successivamente, dopo attenta riflessione da parte di associazioni
e comitati, i quali si sono a loro volta si sono riuniti per un confronto in merito.

Municipio X – Incontro del 13 Marzo 2017

Isola Ecologica Infernetto

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UNITA DI CRISI LOCALE: procedure in caso di emergenza allagamenti

Da quanto previsto dal “piano Generale di emergenza di Protezione Civile – Scenari di rischio predefiniti e Procedure per l’attivazione e l’intervento dell’Ufficio Extradipartimentale della Protezione Civile e delle Strutture Operative Comunali e di Supporto” – Deliberazione n. 19/2008 – Applicazione Deliberazione G.C. 1099/99 e OPCM 3606 del 28/08/2007, il Centro Operativo comunale, generalmente, può assistere in emergenza non più di 50.000 persone contemporaneamente. In caso di evento di dimensioni più vaste sarà necessario costituire ulteriori Centri Operativi sul territorio, le Unità di Crisi Locale.
Occorre che i Municipi e gli Uffici municipali si predispongano a contribuire a tutte le attività necessarie. Per tale ragione sono state proceduralizzate tutte le attività necessarie alla gestione delle Unità di Crisi Locali per fronteggiare gli eventi in Stato di Attivazione SA3.

 

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L’invasione delle zanzare e il batterio “buono”

Un bentornato a tutti i nostri associati!
Molti di voi saranno rientrati dalle vacanze in questi giorni ed avranno trovato una brutta sorpresa: un’invasione di zanzare come non si vedeva da qualche estate. Le temperature elevate, l’elevato tasso d’umidità e i rovesci delle ultime settimane, hanno fatto esplodere questo nostro annoso disagio. L’associazione sta cercando delle soluzioni e degli interventi per il prossimo anno, ma già lo scorso anno avevamo pubblicato un post per la creazione di trappole fai da te contro le larve.

Nel frattempo abbiamo trovato delle informazioni utili sul sito dell’Ama e come sempre riteniamo utile condividerle con voi tutti.
Gli interventi di “bonifica”, ad opera delle squadre specializzate AMA, prevedono attività di trattamento larvicida nelle aree di proprietà comunale in cui sono presenti tombini, manufatti fognari, piccole raccolte d’acqua, ristagni permanenti, fontane senza presenza di fauna ittica.

Il 70% dell’infestazione della zanzara tigre è dovuto al suo proliferare nelle aree private: l’Ordinanza n. 85 del 2015 del Sindaco di Roma prevede che i cittadini, per non incorrere nelle sanzioni previste, svolgano queste semplici attività:

  • non abbandonare oggetti e contenitori, in spazi aperti pubblici e privati, atti a favorire la raccolta di acqua;
  • svuotare, lavare e/o capovolgere ( se non utilizzati ) contenitori di uso comune, quali sottovasi, piccoli abbeveratoi per animali domestici, innaffiatoi e simili, evitando di immettere queste acque nei tombini;
  • coprire i contenitori d’acqua inamovibili ( es. vasche di cemento, bidoni e fusti per l’irrigazione degli orti, ecc, ecc. );
  • sostituire frequentemente l’acqua nei contenitori di fiori nei cimiteri e per i fiori finti riempire i contenitori di sabbia o sassi;
  • provvedere nel caso di fontane ornamentale, laghetti artificiali e simili, all’eventuale introduzione nelle stesse, dipesci larvivori ( pesci rossi, gambusie, ecc. )
  • evitare ristagni d’acqua nei campi incolti e nei giardini e di provvedere a mantenere bassa l’erba e ad eliminare le sterpaglie;
  • mantenere in perfetta efficienza le grondaie per evitare eventuali ristagni d’acqua;
  • pulire bene i vasi prima di portarli all’interno per i periodi freddi o prima di esporli all’esterno;
  • mantenere in perfetta efficienza i tombini presenti nei giardini, nei cortili e negli spazi condominiali;
  • trattare le acque dei tombini, griglie di scarico e pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, presenti negli spazi di proprietà privata, utilizzando specifici prodotti larvicidi. Si consiglia l’uso di prodotti larvicidi biologici a base di Bacillus thuringiensis e di inibitori della crescita che impediscono lo sviluppo delle larve. Tale trattamento deve essere ripetuto ad ogni precipitazione atmosferica ed in caso di assenze prolungate.

La presenza in un’area di densità elevate di adulti di zanzara tigre sta a indicare la mancata applicazione delle norme di prevenzione. Deve, quindi, essere localizzata la presenza di focolai di riproduzione dell’insetto ed eliminati.

È del tutto inutile eseguire a scopo preventivo trattamenti delle aree verdi con prodotti ad azione adulticida.

Da queste informazioni è evidente come sia importante più che mai l’azione di ognuno di noi. Molti nel nostro consorzio effettuano una disinfestazione privata, nel proprio giardino, attraverso ditte esterne o fai da te. È perfettamente comprensibile.
Ma come dice chiaramente l’Ama l’intervento deve essere di tipo larvicida, altrimenti non ha efficacia. Per cui esortiamo tutti ad effettuare interventi nei tombini e nelle caditoie, con i prodotti segnalati dall’ Ama: prodotti larvicidi biologici a base di Bacillus thuringiensis e di inibitori della crescita.

Bacillus Thuringiensis
Insetticida biologico, contro le larve di zanzara, a base di bacillus thuringiensis varietà israelensis, innocuo per l’uomo e gli animali, e non inquinante per l’ambiente. I trattamenti vanno effettuati a cadenza settimanale, da Aprile a Ottobre ed è necessario ripetere il trattamento dopo ogni pioggia abbondante. In virtù del meccanismo d’azione altamente specifico (tossina-recettore), il Bacillus thuringiensis, risulta innocuo per l’uomo, gli animali domestici e gli organismi utili come, per esempio, gli impollinatori (api, bombi, ecc.) o come i predatori che si nutrono di insetti e acari nocivi (coccinelle, crisope, sirfidi, ecc.). La persistenza nell’ambiente dei prodotti a base di Bacillus è ridotta a causa della suscettibilità alla luce (fotolabilità) delle spore e dei cristalli attivi, infatti, i trattamenti vanno ripetuti settimanalmente, ma proprio per questa caratteristica l’impiego del Bacillus thuringiensis viene ammesso dai disciplinari di produzione biologica.
Il Bacillus thuringiensis, nel settore della disinfestazione svolge un ruolo fondamentale, in quanto il suo utilizzo si integra perfettamente con i protocolli di prevenzione e controllo ecocompatibile delle zanzare, essendo considerato come uno degli insetticidi più selettivi tutt’oggi disponibili e assolutamente sicuro nei confronti dell’ambiente e delle specie utili.

Lo trovate nelle agricole o in farmacia (per esempio Vectobac) sono compresse che vanno disciolte nel ristagno d’acqua.

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Disegno di legge sui delitti ambientali nel Codice penale: mai più impunità per i reati ambientali

Dopo 21 anni gli ecoreati entrano finalmente nel Codice penale: eco-giustizia è fatta.

Da ora in poi gli ecomafiosi e gli ecocriminali non la faranno più franca: grazie ad una norma come questa sarà possibile colpire con grande efficacia chi fino ad oggi ha inquinato l’ambiente in cui viviamo contando sull’impunità.

Libera e Legambiente, che hanno promosso l’appello “In nome del popolo inquinato” sottoscritto da altre 23 sigle associative di cittadini, medici, studenti e di categoria, hanno brindato davanti a Palazzo Madama subito dopo il voto favorevole del Senato che ha approvato senza modifiche e quindi definitivamente il disegno di legge sui delitti ambientali nel Codice penale.

È una pagina memorabile della storia del nostro Paese.

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D’ora in poi si apre, infatti, una nuova era per la tutela dell’ambiente, della salute e della parte sana dell’economia e dell’industria.

L’approvazione di questa legge non può che far pensare a chi, come Mimmo Beneventano, ha pagato con la vita nel 1980 il proprio impegno in difesa dell’ambiente e contro la camorra e alle tante persone che hanno accompagnato le nostre associazioni in questo lungo percorso iniziato nel 1994, alcune delle quali non ci sono più, come Roberto Mancini, Natale De Grazia, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Federico Bisceglia.

Anche a loro va il nostro ringraziamento per aver contribuito a raggiungere questo obiettivo straordinario per il nostro Paese.

Ma va soprattuto a coloro che hanno supportato questa battaglia, grazie a voi oggi l’Italia è un Paese più civile.

www.riparteilfuturo.it

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Infernetto: seconda area per la raccolta gratuita di sfalci e potature

Avvisiamo tutti che finalmente l’Ama ha creato un secondo centro di raccolta per potature e sfalci d’erba all’Infernetto.
In nuovo centro è situato all’angolo tra via Pietro Romani e via C. Colombo ed è aperto nei seguenti giorni ed orari: il lunedì dalle 8:30 alle 13:00 ed il sabato dalle 13:00 alle 16:30.

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Municipio X. All’Infernetto nuova area per la raccolta gratuita di sfalci e potature

Roma, 19 dicembre – Inaugurata in via Caines all’Infernetto, Municipio X, un’area attrezzata dove sarà possibile consegnare gratuitamente sfalci e potature provenienti dalle utenze domestiche.
Hanno partecipato l’assessore all’Ambiente del X Municipio, Marco Belmonte, e il direttore Generale di Ama, Alessandro Filippi.
Si tratta di un servizio sperimentale che è stato reso possibile dalla concessione a titolo gratuito dell’area, che ha una superficie di circa 5.500 mq, da parte del X municipio a Ama, che ha provveduto a posizionare cassoni aperti dove conferire le ramaglie.
I cassoni saranno vuotati e puliti periodicamente dagli operatori aziendali e i rifiuti raccolti saranno avviati a recupero presso impianti di compostaggio.
Ama curerà il mantenimento dell’area effettuando regolari interventi di pulizia e sarà responsabile dell’apertura e della chiusura del cancello di accesso. In questa prima fase sperimentale la struttura sarà a disposizione dei cittadini il lunedì dalle 13 alle 16.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.
Si tratta di un ulteriore servizio che Ama mette a disposizione dei cittadini del X municipio, territorio che è stato recentemente raggiunto dal nuovo modello di raccolta differenziata con circa 115mila abitanti coinvolti dal “porta a porta”.

Da www.comune.roma.it

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I rifugiati dell’Infernetto

In questi giorni il nostro quartiere è stato protagonista suo malgrado, della scena mediatica, questa volta non per colpa degli allagamenti, ma in seguito alle vicende accadute nei giorni scorsi a Tor Sapienza.La nostra associazione ha seguito da vicini i fatti, non per schierarsi, ma semplicemente per essere informati e riportare gli avvenimenti.

Ma facciamo un passo indietro. Tutto è iniziato con l’inaugurazione a primavera del centro malati di Alzheimer Le betulle situato nel vecchio casale in fondo a via Salorno. Già da allora la nostra associazione aveva avuto il sospetto che ci fosse una situazione poco chiara, in virtù di quello striscione (che ultimamente è stato rimossso) che indicava “Villaggio della solidarietà”. Recentemente è stato poi confermato che all’interno del centro, che è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00 per i pazienti che vi svolgono varie forme di riabilitazione, uno degli stabili è stato adibito come centro di accoglienza per dei minori che hanno fatto richiesta di asilo politico.
A seguito di questa notizia c’è stata una forte protesta e indignazione sul web da parte dei residenti che non ne sapevano nulla e non erano stati avvisati, le istituzioni stesse hanno dichiarato di non esserne al corrente. Come sempre accade, le notizie sono molte e confuse: chi dice che siano 15, chi 18, chi che siano tutti minorenni, chi che vi siano anche delle famiglie. Fatto sta che questi ragazzi girano tranquillamente già da diversi mesi nelle strade del nostro quartiere senza creare apparentemente nessun problema. Tant’è che molte persone prima dei fatti della scorsa settimana non ne sapevano neanche l’esistenza.

La situazione è precipitata quando la scorsa settimana dopo la protesta di Tor Sapienza circa 25 dei minori ospitati nel centro di quel quartiere sono stati trasferiti qui all’Infernetto. In effetti avevamo visto del fermento in questi giorni: giovedì i ragazzi nel piazzale del casale erano parecchi, sicuramente non 18, e venerdì alcuni sono stati visti dirigersi verso la fermata dell’autobus con bagagli al seguito. Sabato è arrivata poi la notizia divulgata tramite tutte le associazioni e comitati di quartiere che alcuni di questi ragazzi nella mattina si erano picchiati ed era stata organizzata una protesta per la mattina seguente.Ricostruendo i fatti con altre fonti d’informazione ufficiale, pare che la rissa sia scoppiata tra “compagni” del centro di Tor Sapienza, proprio a causa della volontà di alcuni di tornare nel loro centro di appartenenza, 4 di questi ragazzi sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Grassi.

Poi nella mattinata di domenica si è svolta la protesta alla quale hanno partecipato molti residenti preoccupati che il nostro quartiere si possa trasformare in una nuova Tor Sapienza. La nostra associazione ha partecipato, anche se marginalmente, con alcuni rappresentanti, per capire meglio se esiste un pericolo reale e come realmente sono andati i fatti, anche perché il nostro consorzio confina proprio con il casale che ospita i ragazzi immigrati. Grazie alla nostra partecipazione ed allo scambio di informazioni con altre fonti, abbiamo scoperto che i ragazzi ospitati nel nostro centro frequentano regolarmente la scuola, sono seguiti e comunque sono qui di passaggio in attesa di essere trasferiti in case famiglia, essendo tutti (o quasi) minorenni.
Questo è quello che ha dichiarato anche il sindaco Marino che nel pomeriggio è venuto a visitare il centro e ad incontrare i cittadini, inoltre ha aggiunto che i ragazzi di Tor Sapienza sono qui di passaggio e che entro 20 giorni saranno trasferiti.

In conclusione per ora la situazione sembra sotto controllo e possiamo tornare ad occuparci dei veri grandi problemi del nostro quartiere come la sicurezza e gli allerta meteo. Riteniamo comunque che la presenza dei cittadini sia stata fondamentale perché ha mandato un chiaro messaggio alle istituzioni e cioé che siamo attenti a quello che accade intorno, mentre loro continuano con la loro indifferenza ad agire come se noi non ci fossimo: il centro è stato aperto all’insaputa di tutti, ma ora ne siamo consapevoli e coscienti.

Trovate altre informazioni su questo ed altri argomenti sulla nostra pagina Facebook

Questo l’intervento del nostro segretario all’interno del servizio di Messaggero TV